LINDELE 2.0 – Edizione autunno 2021 – TRADURRE LA PROSA DEI DISCORSI DI FEDERICO GARCÍA LORCA


L’antesignano dei comunicatori culturali odierni, il più preparato e indiscutibilmente affascinante in ogni aspetto, nacque a Fuente Vaqueros, vicino a Granada, in Spagna, il 5 giugno del 1898 e si chiamava, si chiamerà sempre, Federico García Lorca.

Il poeta Jorge Guillén, quasi suo coetaneo, diceva di lui che, ovunque prendesse la parola, in quel luogo «smetteva di far freddo, se era inverno, o, in estate, di fare caldo: faceva soltanto… Federico». L’entusiasmo della gente per i suoi discorsi pubblici – presentazioni di libri altrui, inaugurazioni, introduzioni alle proprie opere teatrali, conferenze e molto altro – è testimoniato da numerosi e particolareggiati articoli della stampa dell’epoca: dove faceva Federico le persone si sentivano toccate, coinvolte, stregate, e l’applauso, alla fine, spellava loro le mani. Lorca non perdeva mai l’opportunità di condividere il proprio sentire sull’arte, sulla cultura, e sapeva parlare a tutti. Oggi sarebbe una star della comunicazione culturale del livello di un Piero Angela, di un Alessandro Barbero o forse più, e senz’altro avrebbe milioni di followers sui social.

Per ogni discorso, Lorca si preparava a fondo, cercando di adattarsi il più possibile al tipo di pubblico che aveva di fronte; sapeva improvvisare ma non lasciava nulla al caso, per questo preferiva leggere, anziché parlare a braccio; raramente riutilizzava, adattandolo, un discorso già pronunciato.

Conoscere questi scritti, oggi, ci insegna a parlare agli altri, non solo di cultura, ma del mondo in cui viviamo; è il poeta che, nelle sue stesse parole «vi tende una trappola perché vuole e aspira a emozionarvi il cuore mostrandovi le cose che non volete vedere, gridando le semplicissime verità che non volete sentire». Una prosa finora inedita, in italiano, di cui Monica R. Bedana ha realizzato una selezione per un volume di prossima uscita per Edizioni Lindau.

Sulla traduzione collettiva di uno dei testi che compongono la raccolta si baserà l’edizione autunnale 2021 di LINDELE 2.0.

Il corso inizia il 22 novembre 2021; si svolge online sulla nostra piattaforma Campus Virtual ELE USAL, alternando lezioni sincrone -2 ore a settimana, il martedì, dalle 19.00 alle 21.00-, lezioni asincrone, attività collaborative. Il carico complessivo di lavoro previsto per l’intero seminario è di circa 100 ore; 30 le ore di lezione diretta. A fine corso verrà rilasciato un attestato di frequenza dell’Università di Salamanca.

Si tratta di un seminario professionalizzante, pratico, durante il quale, insieme alla docente, si applicheranno le strategie traduttoriali che il testo richiede e il proprio lavoro sarà sottoposto a continua revisione. La traduzione verrà svolta con tempistiche e modalità stabilite dalla casa editrice, con il confronto dal vivo sia con il direttore editoriale di Edizioni Lindau, Ezio Quarantelli, che con i revisori della casa editrice. Durante le lezioni si approfondirà inoltre ogni argomento letterario, storico, culturale relativo all’autore e all’opera e necessario allo svolgimento della traduzione.

Il corso è a numero chiuso e sarà ammesso un massimo di 15 corsisti. Come verranno selezionati i partecipanti? Attraverso una prova di traduzione e un colloquio online con la docente. Quali sono i requisiti richiesti ai candidati? Sapere cos’è e come funziona la letteratura e averne letta il più possibile; avere un livello di conoscenza dello spagnolo che corrisponda almeno al C1 del QCER.

Il programma completo è disponibile sul sito di Lindau, così come ogni informazione sul costo del corso e le modalità di pagamento.

È già possibile inoltrare a Edizioni Lindau, che si occupa delle iscrizioni, la richiesta della prova di traduzione e dell’appuntamento per il colloquio. Subito dopo la pausa estiva vi contatteremo in base all’ordine di arrivo delle vostre mail.

Per eventuali domande la cui risposta non appaia nel programma (leggete bene, però, perché siamo convinti di aver specificato tutto) potete scrivere alla segreteria della Scuola: info(chiocciola)torino-eleusal(punto)com

Verde que te quiero verde…como el fresco que traerá el otoño.

 

 

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